Per non dimenticare: il “trasferimento” delle scuole Ci ricordiamo l’idea di spostare le scuole senza pensare che le esigenze dei bambini delle elementari e delle medie sono diverse, che gli edifici scolastici vanno prima messi a norma, che il sindaco scambiava le aule vuote con i laboratori? Ci ricordiamo che il 19 agosto 2010 disse che lo spostamento andava fatta “senza discussioni” e dopo una settimana divenne una proposta da discutere? Da allora, non si è più parlato di trasferire le scuole, ma neanche di manutenzioni e di adeguamento degli edifici scolastici.
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E chi se lo dimentica? Fu un gran trambusto per tutte le famiglie per poi scoprire che nessuno voleva quel trasferimento e che non si poteva proprio fare. Esistono normative e leggi nazionali ben precise che regolano gli edifici scolastici, le classi, le scuole. Mica ci si può svegliare un giorno e dire ora chiudo un plesso o sposto 10 classi alle medie o da qualche altra parte... Un ente locale può essere sì proprietario dell'edificio scolastico ma non può farne ciò che crede solo per questo, mica lo dico io ma la legge. Progettare un intervento che migliori la situazione degli edifici scolastici sarebbe benvoluto da chiunque, chi non lo vorrebbe? Si devono però rispettare i bisogni e le esigenze dei ragazzi e...le norme Le nostre scuole ( tutte, sia di proprietà del Comune che della Provincia) versano in uno stato terribile, la manutenzione ordinaria è minima, quella straordinaria quasi assente. Se poi consideriamo i tagli fatti dal Governo alla scuola negli ultimi anni direi che la situazione è tragica, lo sappiamo bene tutti e ce ne rendiamo conto quotidianamente.
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