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dottò
Utente Senior
   

Utente Valutato:
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Inserito il - 02/06/2010 : 10:32:25
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Nel suo messaggio inviato in occasione del 2 giugno al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Vincenzo Camporini, il presidente Napolitano cita "anni non sempre facili, anni di duro lavoro resi però fecondi dalla forza propulsiva dei valori della nostra Carta Costituzionale: democrazia, libertà, eguaglianza, giustizia". Su quei valori fondanti abbiamo costruito l'Italia di oggi - dice il capo dello Stato - soggetto protagonista della comunità internazionale e di un'Europa che è chiamata a rafforzare la sua unità. Le difficoltà del periodo che stiamo vivendo, i rischi che oggi corrono la nostra sicurezza e il nostro benessere vanno affrontati con la consapevolezza dei risultati raggiunti. La memoria di coloro che hanno perso la vita per ottenerli prima e per consolidarli poi ci deve aiutare a scegliere la strada da intraprendere in un costante cammino".
Per un giorno uniamoci nel TRICOLORE.
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Un uomo che non è disposto a correre qualche rischio per ciò in cui crede, o non vale niente lui, o non valgono niente le sue idee (Ezra Pound)
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Dino
Amministratore
    
    

Utente Valutato
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Inserito il - 02/06/2010 : 10:49:55
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Grazie dotto di aver inviato questo post è giusto ricordare che viviamo in questa Italia repubblicana grazie al sacrificio di migliaia di persone morte per la libertà, per abbattere la tirannia e costruire una repubblica democratica .
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mapix
Utente Maestro
  
    

Utente Valutato
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Inserito il - 02/06/2010 : 15:53:57
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Anche per rispetto di quanti hanno sacrificato la vita per donarci la democrazia e la carta costituzionale, proprio in nome di quei principi, mai potrò sentirmi unito (neanche sotto il tricolore) con chi "assaltando" le istituzioni con tutti i mezzi possibili (incluse le menzogne) persegue la distruzione del frutto degli innumerevoli estremi sacrifici fatti da italiani e non... con onore. Mi sento unito all'Italia dei sfruttati, dei perseguitati, dei disoccupati, dei precari, dei taglieggiati, dei diversi e delle vittime dei nuovi lager (CIE) certamente non a chi, che a parte le parate in "pompa magna" nelle ricorrenze, tutto l'anno ci riempie di vergogna. All'estero se volerte saperlo, non ci stanno identificando con il 2 giugno, bensì con mafia, corruzione politica, stampa imbavagliata, scandali politico-finanziari, parlamento assecondato a pochi privati interessi, xenofobia e razzismo, a questo tipo di Italia non mi sento affatto unito.
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