CHIAREZZA SU CALA GALERA
È arrivato davvero il momento che gli dell'Argentario abbiano ogni possibile spiegazione e chiarimento sulla vicenda riguardante il prolungamento della concessione di Cala Galera.
Una vicenda che, se non chiarita, può definirsi davvero “opaca”.
I fatti.
Molte persone, io compreso, ricordano con chiarezza le affermazioni di Arturo Cerulli, in diverse cene con presenti diverse decine di persone, nelle quali dichiarava di aver ricevuto, per la campagna elettorale del 2013, un contributo di 25.000 euro in tre distinti versamenti da membri del Consiglio di Amministrazione del Marina Cala Galera spa.
Altre persone sono pronte a testimoniare quanto l’attuale Assessore all’Economia del Mare fosse solerte postino della corrispondenza fra l’amministrazione Cerulli e Cala Galera.
Un altro fatto importante, che è bene che si sappia, è che il Piano Regolatore del porto di Cala Galera è stato interamente pagato dal Marina.
Il Marina si è fatto carico di predisporre e pagare quello che invece, in una situazione “normale”, avrebbe dovuto essere a carico dell’ente.
Due domande:
molte persone affermano di aver visto, in ripetute occasioni, il Sindaco, il Vice Sindaco e l’Assessore all’Economia del Mare a cena a bordo del lussuoso yacht del Presidente del Marina.
Risulta che il Sindaco e altri membri della giunta, prima del rilascio del “prolungamento” hanno presenziato a diverse assemblee dei Soci del Marina ed hanno partecipato ai festeggiamenti organizzati del Marina stesso in occasione del rilascio del “prolungamento della concessione”.
Lo stesso si mormora di cene in villa.
E’ vero?
Se si, crediamo che una Amministrazione non dovrebbe avere alcun rapporto con una struttura richiedente una proroga di concessione se non quelli formali ed istituzionali da tenere all’interno della struttura comunale.
Esigiamo risposte chiare dagli amministratori in questione.
Ad un certo punto, non riuscendo a prorogare la concessione, arriva un parere legale che afferma che all’epoca del rilascio della concessione, anni settanta, il Marina aveva sbagliato i suoi conti per difetto e noi, quindi, gli “rideterminiamo la data di scadenza della concessione allungandola al 2050”.
Sigh!
Gli imprenditori dell’epoca hanno sbagliato i conti e noi dell'Argentario, generosi, gli allunghiamo la concessione di trent’anni.
E, soprattutto, quale è l’interesse pubblico che si è inteso tutelare con un semplice atto di Giunta?
Perché il Consiglio Comunale è stato tenuto fuori da una decisione così importante?
In un mondo normale, mettendo a gare la concessione, per il territorio i benefici sarebbero stati enormi.
Sicuramente qualche decina di milioni liquidi da poter investire sul territorio. Un miglioramento ed ampliamento del porto, magari con un nuovo sopraflutto in grado di accogliere grandi unità, con enormi benefici per il turismo e, non ultimo, per i lavoratori del porto che, inevitabilmente, sarebbero aumentati di numero dovendo il porto coprire maggiori servizi.
Invece niente per noi e grande regalo ai ricchissimi gestori del Marina.
E, ciliegina sulla torta, un documento obbligatorio da tenere in Comune, l’estratto conto di tutte le entrate e le uscite dell’ultima campagna elettorale di Arturo, quella 2013, è sparito.
Introvabile in Comune.
Il famoso allegato A che da mesi, un candidato alle prossime elezioni, continua a chiedere ad Arturo senza ottenere alcuna risposta.
Un silenzio assordante.
Caro Sindaco, crediamo tutti che sia arrivato il momento che tu, il Vice Sindaco e l’Assessore rispondiate alle domande che vi stiamo ponendo.
Una serie di mancate risposte farebbero davvero pensare ad una opacità, rispetto alla “faccenda Cala Galera”, intollerabile.
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