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Programma
“Non sempre cambiare equivale a migliorare, ma per migliorare bisogna cambiare” Winston Churchill
Cambiare non è un vezzo ma una necessità. L’inizio di questo terzo millennio sta proponendo a ogni tipo di società problemi diversi, situazioni inedite, enormi contraddizioni. Purtroppo la politica, intesa come è stata intesa finora, non sembra più in grado di offrire delle soluzioni e il quadro generale si complica tanto da partorire espressioni che solo a prima vista sono delle rivoluzioni, in realtà vivono del proprio rumore e si fanno sentire solo perché intorno il silenzio è imbarazzante,
Il programma di una squadra che si propone per governare, quindi, non può essere facile demagogia o una torta di luoghi comuni. Bisogna riuscire a toccare i nervi scoperti delle necessità, senza fermarsi a formule banali ma cercando di leggere il presente ed il futuro insieme. Rinnovare per innestare nella vita politica nuove energie e nuovi entusiasmi, senza mortificare le esperienze passate da cui trarre comunque un contributo utile al progetto di rilancio verso il futuro. Fare squadra, partecipare condividere (dentro la coalizione e fuori). Sviluppare il senso dell’appartenenza, al fine di creare una vera coscienza civica in tutti i cittadini. Conferire piena dignità al concetto di “capacità d’ascolto” cui ogni governo democratico non dovrebbe mai abdicare. Riorganizzare in termini di efficienza la macchina amministrativa, colmando le lacune create in questi anni. Adottare sistemi di informazione/partecipazione/controllo nel rapporto tra comune e cittadini (Guardingo, Alert System, social). Risparmio energetico: fotovoltaico e solare sui tetti degli edifici pubblici, tecnologia led per pubblica illuminazione. Puntare sul 2.0 per recuperare la reputazione dell’Argentario come destinazione turistica. Promuovere un uso delle tecnologie orientato a migliorare la qualità in tutti i suoi aspetti.
Tre sono le macroaree sulle quasi “Argentario, adesso il futuro” intende sviluppare la propria piattaforma:
Giovani. Scorrendo le statistiche di Monte Argentario si nota che l’emigrazione è uno degli indicatori in aumento. Nel nostro territorio non ci sono occasioni di lavoro e forse quelle che ci sono non sono così appetibili o magari non c’è la sufficiente preparazione per approfittarne. Ecco l’esigenza di una formazione, oltre la scuola. Il long life learning è un concetto che negli Stati Uniti emerse in tutta la sua necessità al rientro dei reduci del Vietnam. Oggi non è più la conseguenza di un’emergenza ma una tappa obbligatoria nel corso della vita. C’è costante bisogno di aggiornamento tecnologico e culturale di cui certo non si può fare carico l’Ente pubblico (almeno non in toto). Occorre, però, che il Comune stimoli e coordini gli imprenditori perché nascano consorzi (approfittando delle risorse regionali) ch fra loro provvedano ad allestire un’offerta di formazione, magari recuperando anche le esperienze di coloro che hanno già completato il loro percorso professionale. Immaginatevi un’accademia dei maestri d’ascia, piuttosto che un centro di formazione alberghiero. Queste sono iniziative che non vanno a contrasto con le istituzioni scolastiche esistenti ma che ne completano e raffinano il progetto. E per gli imprenditori locali il loro impegno sarà visto come un investimento sicuro. Bisogna, insomma, esaltare le qualità del territorio e le pec**iarietà che si possono offrire. Ai giovani bisogna saper offrire l’occasione di restare. Economia, Crescita, Lavoro. E’ difficile esibire ricette per superare un problema che certo non è solo locale, né nazionale. Qualche riflessione, però, va fatta. L’Argentario ha una sua innegabile valenza turistica. La bellezza dei luoghi, la delicatezza del clima sono gli ingredienti per perseguire un turismo di qualità. Non bastano i tramonti pur spettacolari, né la cristallinità del mare, né la varietà del territorio. Bisogna costruire un’offerta che vada dalla promozione al servizio con la massima cura e attenzione. E’ necessario organizzare un’operazione di marketing territoriale. Ecco, l’Ente locale deve essere la locomotiva di un’azione di questo genere. Bisogna “vendere” dove c’è mercato e bisogna scoprire i nuovi mercati ma sarebbe presuntuoso oltre che fuori mercato farlo da soli. Bisogna muoversi insieme. Un’altra grande risorsa è il Mare. Ridefinire piano industriale e ruolo di Argentario Approdi, come soggetto di indirizzo della gestione dei porti. Chiusura del PRG portuale di Porto S. Stefano. Agevolare una collaborazione fattiva con la Port Authority. Costituzione di un ufficio specifico nella ricerca di fondi legati all’economia del mare. Costituzione di un marchio di riconoscibilità dell’alto artigianato del settore nautico. Dare un via reale al piano portuale di Porto Ercole condiviso e basato sulla razionalizzazione e la sostenibilità. Piano portuale per Cala Galera. Stimolo alla media e piccola crocieristica. Il grande patrimonio dell’Argentario è il Territorio. Recupero del “degradato” (centri storici), dell’abusivismo, dei territori aperti (con lo scopo del mantenimento presidio umano nell’extraurbano a difesa dell’ambiente). Pianificazione indirizzata all’incremento di nuovi posti letto e servizi per strutture ricettive e turistiche anche agevolando possibili riconversioni, al recupero del gap sugli standard urbanistici, al soddisfacimento della domanda di nuove abitazioni (edilizia convenzionata), alla riqualificazione del paesaggio, alla perequazione dell’interesse pubblico con quello privato. Attivare programmazione dell’area A.M. secondo le stesse linee generali con in più la possibilità di riutilizzare le volumetrie esistenti per uffici pubblici e delle forze dell’ordine. Incentivi alla progettualità ed alle ristrutturazioni secondo i principi della Green Economy. Piano di rilancio del comparto turistico-produttivo. Infine i Servizi. Aumento di posti auto (project financing). Piano della Mobilità che riveda completamente il funzionamento dei posti auto blu. Raggiungere obiettivi di raccolta differenziata. Incubatore di start-up. Piano del Commercio. Progetto “Porto Ercole, il salotto dell’Argentario”. Aumento investimenti su cultura condivisa. Valorizzazione e riscoperta enogastronomia. Argentario accessibile. Scuola: investimenti su edilizia e su progetti formativi. Potenziamento asilo nido e riapertura ludoteca. Solidarietà. In un’epoca tanto devastata da cambiamenti gli squilibri possono sono molti e soprattutto difficili da contenere. Le aziende che chiudono non sono solo un negativo indicatore economico ma anche una terribile spia del disagio sociale. Il Comune fa quello che le pieghe del proprio bilancio consentono. Certo che nelle scelte politiche questa voce di spesa non può essere ridotta al rango di “elemosina”. Occorre imporre che il concetto di solidarietà è irrinunciabile nei confronti di tutti proprio perché il bisogno è una mina che può purtroppo scoppiare di fronte ad ogni porta. In questo senso uno dei grandi alleati è il volontariato. Guai a dimenticarlo. La solidarietà non deve essere un valore solo delle religioni, bensì uno stile di vita e quindi anche di governo. Ecco che ci piace concludere ricordando queste parole: “…Come è bello questo luogo. In un luogo così bello anche voi dovete preoccuparvi di avere anime belle…” Madre Teresa di Calcutta ammirando Monte Argentario.
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In effetti quelli di sinistra sono acculturati e scrivono bene .... quelli di destra scrivono in "un'altro" modo!!!! Ogni riferimento a candidati del centro sinistra è puramente casuale!!!
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In effetti quelli di sinistra sono acculturati e scrivono bene .... quelli di destra scrivono in "un'altro" modo!!!! Ogni riferimento a candidati del centro sinistra è puramente casuale!!!
Certo che l'invidia è brutta eh? Non fare il ragazzino che ne abbiamo già uno in questo forum: basta e avanza!
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Korragg ,io ultimamente mi ci sono fatto una foto insieme a quel ragazzino(che secondo me visto il fisico "snello" potrebbe avere un sacco di fidanzate) e secondo me se c'e' uno che soffre di invidia quello sei proprio te.
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Per chi scrive bene, questa frase sembraun po ambigua..."Recupero del “degradato” (centri storici), dell’abusivismo, dei territori aperti (con lo scopo del mantenimento presidio umano nell’extraurbano a difesa dell’ambiente)." O forse, il recupero dell'abusivismo é proprio nel programma?
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Korragg ,io ultimamente mi ci sono fatto una foto insieme a quel ragazzino(che secondo me visto il fisico "snello" potrebbe avere un sacco di fidanzate) e secondo me se c'e' uno che soffre di invidia quello sei proprio te.
E' vero, hai ragione, sono invidioso di come te e il tuo ex capo avete dis-amministrato e di tutti i non-progetti che avete portato a termine!
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Allora, io aggiungerei a questo programma il seguente punto, che mi sembra trascurato da tutti...
Rivalorizzazione delle tradizioni e del folklore, non solo in vista di un'eventuale ricaduta sul turismo, ma anche e soprattutto per incoraggiare nella popolazione il sentimento di appartenenza.
Firma di Lalla
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