Musica da non consumare Questo messaggio è stato inviato da
ziojack
il 02/01/2009 alle 16:10
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Eravamo rimasti alla fine del 1964 quando il quartetto di Liverpool era rimasto schiacciato dalla loro celebrità e sottoposto ad un tour de force con i concerti in tutto il mondo. Nel 1965 inizia per i Beatles una nuova fase,più matura, e senza l'assillo delle tournee l'impegno compositivo conquisterà maggiore spazio. Sono gli anni dei lavori di studio , le sonorità si fanno più ricercate e passeranno più ore in sala di registrazione nei mitici studios di Abbey Road. Tuttavia troveranno il tempo per girare HELP! il loro secondo film da cui viene ricavato un Lp con tanti brani significativi. A parte Help!, le canzoni che preferisco sono la dylaniana You've got to hide your love away ( per la prima volta si suonerà il flauto ) You're going to lose that girl e Ticket to ride. Nel lato B spicca Yesterday ( con i suoi quartetti d'archi ) scritta e composta dal solo Paul. Cito anche I've just seen a face ( quasi country ) e va ricordato anche Harrison compositore ( I need you ) ma lungi, per ora , da raggiugere gli standard di Paul e John.
Alla fine dello stesso anno pubblicano RUBBER SOUL: Album magnifico ed emozionante, tra i miei favoriti in assoluto. Canzoni immortali e memorabili che quasi quasi sarebbe inutile citarne i titoli. Atribuite a Lennon sono: In my life, Girl, Nowhere man e Norwegian wood ( per la prima volta si userà il sitar ). Michelle, per altro bellissima è di Paul. E' la colonna sonora della mia gioventù, dovete capirmi.
Uscito dopo soli otto mesi da Rubber Soul è da considerarsi un capolavoro assoluto . Se vogliamo usare un solo aggettivo per definirlo la parola giusta è rivoluzionario. Mi ricordo quando uscì molti critici non lo apprezzarono immediatamente (anch'io tra questi), per poi rivalutarlo e considerandolo (per molti) il disco più bello dei Beatles. Un'autentica sfida a quelle che erano le concezioni della musica popolare (pop). Non solo nelle stravaganti tecniche di registrazione ( nastri al contrario ), ma anche talento e varietà musicale insuperabili. Stranamente ogni canzone presenta un argomento. Taxman (le tasse), Doctor Robert ( dottori al limite della legalità ) Good-day sunshine ( raggi di sole) I'm only sleeping ( il sonno)e Tomorrow never knows Il buddismo tibetano) canzone quest'ultima che da il la alla nuova era psichedelica nella musica. Le perle sono Eleanor Rigby, for no one e Here there and everywhere. E dulcis in fundo la popolarissima Yellow Submarine cantata da Ringo, ma che volete di più?
Nelle immagini di questa ultima canzone si nota la straordinaria copertina del disco disegnata da Klaus Woorman è un'autentica opera d'arte ( pop art ).
Sempre nel 1966 esce uno dei dischi più belli della storia rock. Pet Sounds dei Beach Boys. Le melodie beatlesiane hanno raggiunto, ormai, anche la California e incuriosirono Brian Wilson geniale e talentuoso compositore del quartetto californiano. Il disco vuole essere una risposta ai Beatles ed a una certa stampa che accusava i Beach boys di fare canzonette e niente più. Brian ce la mette tutta e l'album sfiora la perfezione e riascoltarlo è ancora piacevole. Le canzoni famose sono Caroline No, Don't talk e le celebri Sloop John B God only Knows e Wouldn't it be nice. La rivista Rolling Stones, bibbia della musica rock, in un recente sondaggio pone Pet Sounds al secondo posto avanti a Revolver e dietro a Sgt Pepper del quale parleremo più avanti. Va detto infine che La mente di Brian Wilson a causa di un forte esaurimento nervoso subì, purtroppo, un contraccolpo compositivo e non riusci più a ripetersi a questi livelli. Tuttavia scrisse e pubblicò alcuni 45 giri memorabili che ascolteremo quando si parlerà del 1967
Uscito nello stesso anno di Revolver e Pet Sounds, Anche i Rolling Stones contribuiscono a dare spessore alle sonorità del momento con questo album. Tutte le canzoni sono firmate da Jagger- Richards. Mick Jagger è cantante- animale da palcoscenico, Keith Richards è eccellente chitarrista con la fissa della musica nera e restio a nuovi cambiamenti, Brian Jones vuole adeguarsi ai tempi e da fantasia ai brani suonando via via il tamburo, la marimba, il flauto ( Ruby Tuesday) tromba e trombone, il dulcimer ( Lady Jane ), mellotron , sax e l'armonica. Poi tensioni con Richards lo faranno allontanare dal complesso fino al triste epilogo del 1969. Peccato perchè senza di lui , anche se suonano fino ai giorni nostri con successo, perderanno quel qualcosa di magico che Brian aveva rappresentato. Cosa sarebbe stato Paint it black senza il sitar?
BRINGING IT ALL BACK HOME (1965 ) E LA SVOLTA ELETTRICA
A Newport si teneva ogni estate il festival Folk e nel 1963 ci fu la consacrazione di Dylan con Blowin' in the wind. Negli anni precedenti questo festival era visto da una sparuta folla di fedelissimi, ma grazie a Dylan divenne un culto di massa. Tutto il movimento folk accolse Dylan non solo come il grande continuatore della tradizione ma come capo carismatico. Nell'edizione del 1965 il menestrello folk si presenta sul palco con una chitarra elettrica accompagnato da una band. Sgomento tra i puristi spettatori che fischiarono sonoramente Dylan il quale dovette interrompere l'esibizione. Tornò con le lacrime agli occhi ( così disse la cronaca ) intonando con la chitarra acustica It's all over now baby blue. E' l'addio al folk di protesta. Ma cosa avrà mai spinto Dylan a questo radicale cambiamento? Se ne sono dette tante, chi dice che proprio lui stesso si fosse stufato di andare avanti con quel genere, chi dice che incontrando Lennon a Londra lo convinse a provare a cambiare o perchè alcune sue canzoni toccarono le vette della classifica cantate da altri. Blowin in the wind cantata da Peter Paul & Mary, I ain't me babe cantata dai Turtles ( che poi divennero famosi con Eleonore , in Italia Morandi fa la cover con Scende la pioggia ) All I really want to do di Sonny and Cher e addirittura gli imitatori del Dylan- Sound con Eve of Distruction di Barry Mc Guire. Ma la goccia che fece traboccare il vaso è la rilettura di Mr Tambourine man in versione Rickenbaker 12 corde di Roger Mc Guinn dei Byrds. E veniamo al disco. facciata A tutta elettrica: Subterranean homesick blues , Maggie's farm,Outlaw blues e Loves minus zero. La seconda facciata acustica è da mozzafiato: It's all right ma, Its all over now baby blue e la bellissima mr Tambourine Man. Mr Tambourine è da considerarsi come un grande poema lirico. Dylan disse che fu ispirato dal suo chitarrista Bruce Langhorne con il suo tamburo che si portava dietro . Qualche lirica:
Then take me disappearing through the smoke rings of my mind down the foggy ruins of time far past the frozen leaves the haunted frightened trees out to the windy beach far from the twisted reach of crazy sorrow Yes to dance beneath the diamond sky with one hand waving free silhoutted by the sea circled by the circus sand with all memory and fate driven deep beneath the waves let me forget about today until tomorrow